Chi siamo

Il Centro nasce da un progetto dell’associazione A Sud (www.asud.net) con l’obiettivo di indagare, studiare e divulgare cause e conseguenze in termini ambientali, economici e sociali dei conflitti generati dallo sfruttamento delle risorse naturali e dei beni comuni, nei Sud come nei Nord del mondo. Con l’offerta di informazioni di prima mano e dati specifici, il CDCA si propone di stimolare l’interesse e il dibattito a livello nazionale ed internazionale sulle politiche di gestione dei territori e sui conflitti in corso per la giustizia ambientale e sociale, informando la cittadinanza, fornendo materiali per studiosi, ricercatori, giornalisti e attivisti e al contempo dando voce alle comunità locali e ai movimenti sociali che non hanno accesso ai mezzi di comunicazione mainstream.

L’equipe di ricerca del CDCA è composta da ricercatori in materie giuridiche, politiche ed ambientali, attivisti, antropologi, giuristi, epidemiologi, sociologi e esperti in discipline accademiche connesse alle attività di ricerca portate avanti dal Centro.

I temi di preminente interesse su cui si concentra l’attività del CDCA sono:

  • Modello energetico
  • Gestione dei Rifiuti
  • Infrastrutture
  • Impianti produttivi
  • Bonifiche
  • Impatti sulla salute della contaminazione ambientale
  • Strumenti legali a difesa delle comunità impattate
  • Cambiamenti Climatici
  • Responsabilità sociale d’impresa

ATTIVITA’ E SERVIZI DEL CDCA

BIBLIOTECA E VIDEOTECA

All’interno del CDCA sono allestite una biblioteca con i testi provenienti da centri di ricerca locali ed osservatori indipendenti, associazioni ed organizzazioni sociali e una videoteca con materiali video in gran parte inediti relativi alle tematiche trattate. La biblioteca del Centro è inserita nel Polo del Comune di Roma del SBN, Sistema Bibliotecario Nazionale. I testi e i video disponibili presso la struttura sono liberamente consultabili.

MAPPATURA DEI CONFLITTI

Il sito del CDCA ospita due piattaforme web indipendenti che contengono l’Atlante Globale (Ejatlas) e l’Atlante Italiano dei conflitti ambientali. L’Ejatlas contiene circa 1.400 casi di conflitto ambientale significativi, realizzati in inglese all’interno del progetto europeo di ricerca Ejolt www.ejolt.org, divisi in dieci assi tematici e ubicati in tutto il mondo, la cui emblematicità è data dagli impatti sociali e ambientali generati e dall’alto livello di resistenza organizzata da parte delle comunità locali coinvolte. L’Atlante italiano, realizzato assieme a ricercatori, dipartimenti universitari, attivisti e rappresentanti delle organizzazioni territoriali, contiene oltre 100 casi di conflitto da nord a sud del paese: un atlante delle emergenze ambientali italiane e delle esperienze di cittadinanza attiva in difesa del territorio e del diritto alla salute. La piattaforma dell’Atlante è uno strumento di mappatura partecipata: registrandosi come utenti, comitati territoriali, ricercatori, giornalisti etc. potranno contribuire al lavoro inserendo nuove schede di conflitto e inviando aggiornamenti sui conflitti già esistenti.

FORMAZIONE

Il CDCA porta avanti progetti e attività informali di formazione sui conflitti ambientali e i temi connessi rivolti a docenti, studenti, laureati, attivisti, giornalisti, ricercatori, amministratori locali e rappresentanti sindacali.

DIVULGAZIONE

Il CDCA organizza e ospita incontri con scienziati, docenti universitari, ricercatori, scrittori, studiosi e rappresentanti di organizzazioni sociali ed ecologiste; presentazioni di libri e video, esposizioni fotografiche ed attività didattiche e di divulgazione. Si occupa della redazione di articoli e saggi pubblicati su riviste specializzate, portali web, pubblicazioni scientifiche e accademiche.

RICERCA

Il CDCA porta avanti un continuo lavoro di ricerca, monitoraggio, archiviazione, analisi e diffusione di informazioni relative alle cause e alle conseguenze dei conflitti ambientali tanto in Italia quanto all’estero. Il Centro lavora alla promozione della Giustizia Ambientale a livello internazionale appoggiando i movimenti per la giustizia ambientale e fornendo loro strumenti di analisi e divulgazione per la costruzione di campagne di informazione e mobilitazione. Collabora stabilmente con centri studi e dipartimenti universitari di Economia Ecologica, Ecologia Politica e Ricerca Sociale.