Corso di giornalismo ambientale

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CORSO DI FORMAZIONE IN GIORNALISMO AMBIENTALE

Teorie e tecniche per l’informazione in campo ambientale

17-18-19-20-21 Aprile 2015

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A cura di: A Sud e  CDCA – Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali

In collaborazione con: ISFCI – Istituto di Fotografia e Comunicazione Integrata

IL CORSO

A Sud e il CDCA promuovono, con la collaborazione dell’ISFCI – Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata, il Corso di formazione in giornalismo ambientale. Teorie e tecniche per l’informazione in campo ambientale. Il corso si rivolge a giornalisti, aspiranti giornalisti o ad altre figure interessate alla comunicazione ambientale. Il percorso didattico è articolato in 5 moduli formativi: i primi due di carattere teorico, tenuti da Marica Di Pierri (A Sud) e Salvatore Altiero (CDCA), forniranno, attraverso dati, illustrazione di report scientifici e analisi giuridica, una chiave di lettura d’insieme, con particolare attenzione al “glossario” giuridico utilizzato nell’inchiesta ambientale e ad alcuni casi studio. Il terzo modulo, tenuto da Manuela Fugenzi e Dario Coletti (ISFCI) e da Tommaso Ausili (Fotografo dell’agenzia Contrasto) sarà incentrato sul linguaggio fotografico con l’intento di fornire ai discenti criteri selettivi e di lettura per l’utilizzo dell’immagine nell’accompagnamento del testo scritto. Il quarto modulo, tenuto da Nello Trocchia (Giornalista e scrittore, collabora con il Fatto Quotidiano Espresso e  La7) sarà di carattere pratico e accompagnerà i discenti nei passaggi di costruzione di un’inchiesta ambientale, dalla proposta, alla ricerca, selezione e verifica delle fonti, alla scrittura. L’ultimo modulo, coordinato da Marcello Brecciaroli (Regista, filmaker de “La Gabbia” La7), fornirà rudimenti teorici di montaggio e selezione delle immagini video. All’interno del corso è previsto un momento di incontro e dibattito in cui i discenti avranno l’opportunità di incontrare il documentarista e regista Fabrizio Lazzaretti, attivo dagli anni ’80 come film maker e video reporter freelance. Ha collaborato con Report (Raitre) come regista e autore di reportage e con diverse trasmissioni televisive tra cui Presa Diretta (Raitre), Gli Intoccabili (La7). Ha realizzato documentari in collaborazione con l’associazione Emergency in Afghanistan e Sudan.

Ai partecipanti sarà data la possibilità di pubblicare articoli sul sito dell’associazione A Sud, sulla piattaforma web del CDCA e su altri portali che si occupano di questioni ambientali

SEDE E DATE

Il corso si terrà i prossimi 17-18-19-20 e 21 aprile presso le aule dell’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata. Tutti i moduli si svolgeranno presso la sede di Piazza dei Sanniti 9, a parte le lezioni di sabato 18 e domenica 19 aprile che si terranno nelle aule di Via Degli Ausoni 1

MATERIALI

Scarica il programma didattico completo

Scarica i curricula dei docenti

Scarica la descrizione delle realtà che promuovono il corso

Scarica la scheda con temi e contenuti del corso

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COSTI E ISCRIZIONI

  •  Costo: il costo del corso è di 300 euro
  • Iscrizioni: per avere informazioni ed iscriversi invia una mail a segreteriacorsi@asud.net  entro il 15 aprile 2015. Il corso verrà realizzato al raggiungimento di un minimo di 15 ed un massimo di 30 iscritti. Ai partecipanti sarà data la possibilità di pubblicare articoli sul sito dell’associazione A Sud e sulla piattaforma web del CDCA
  •  Sede: il corso verrà realizzato presso le sedi dell’ISFCI – Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata, Via degli Ausoni 1 e Piazza dei Sanniti, 9COSTI E ISCRIZIONI

PROGRAMMA DIDATTICO

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  • MODULO 1 – Strumenti di comprensione. Dall’emergenza globale al sintomo locale

Marica Di Pierri (Ass. A Sud) – 17 Aprile ore 10:00-13:00/14:00-17:00 – ISFCI, Piazza dei Sanniti 9, 00185 Roma

L’emergenza globale: • I report dell’IPCC – International Panel on Climate Change • Il protocollo di Kyoto e la Convenzione quadro sui Cambiamenti climatici • Il depauperamento delle risorse: land grabbing, consumo idrico, modello energetico, estrattivismo, traffico di rifiuti • Analisi critica di casi studio

L’emergenza italiana:  La storia dello sviluppo industriale italiano  I Siti di interesse nazionale per le bonifiche  Ambiente e salute: lo studio S.E.N.T.I.E.R.I. – Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento  Gli impatti della produzione di energia  La Strategia Energetica Nazionale  Gli ultimi anni di legislazione ambientale e lo “Sblocca Italia”  Analisi critica di casi studio.

Gli impatti sui territori:  La gestione dei rifiuti  Le grandi opere infrastrutturali  Le centrali elettriche  Petrolio e petrolchimica  Analisi critica di casi studio

  • MODULO 2 – Un “Glossario” per l’inchiesta ambientale. Armamentario giuridico per il giornalista ambientale

Salvatore Altiero (CDCA) – 18 Aprile ore 10:00-13:00/14:00-17:00 – ISFCI, Via degli Ausoni 1, 00185 Roma 

Glossario giuridico:  Le procedure di autorizzazione: VIA, VAS, AIA  La partecipazione dei cittadini alla gestione del territorio  Il Testo Unico Ambientale  La Conferenza dei servizi  I reati ambientali tra disciplina giuridica e prescrizione  La giustizia amministrativa in materia ambientale: TAR e Consiglio di Stato  La tutela ambientale nel diritto europeo  Le condotte che integrano il traffico illecito di rifiuti  L’interdittiva antimafia  Le procedure di bonifica secondo la legislazione italiana  I decreti emergenziali  La deregolamentazione ambientale  Analisi critica di alcuni casi studio

La gestione del territorio: conseguenze ambientali, sociali ed economiche:  Oltre le ecomafie: criminalità, imprenditoria e politica  Fare profitto con l’ambiente  Le grandi opere: costi economici e impatto territoriale  Crisi ambientale e impatti sociali

  • MODULO 3 – L’immagine fotografica nell’inchiesta ambientale. La narrazione per immagini delle emergenze ambientali

PARTE I – Manuela Fugenzi e Dario Coletti (ISFCI) – 19 Aprile ore 14:00-15:00 – ISFCI, Via degli Ausoni 1, 00185 Roma

Underground: il linguaggio fotografico e l’inchiesta ambientale

Dal 2012 la Scuola di Fotogiornalismo dell’ISFCI e l’associazione A Sud hanno stabilito una collaborazione per narrare e documentare un’emergenza nazionale, quella ambientale, che vede nel disastro della Terra dei fuochi il suo esempio più emblematico e drammatico ma che ha portata nazionale. Underground vuole realizzare una mappa fotografica delle emergenze ambientali in Italia ed è un’occasione di riflessione sul tempo della narrazione mediatica e su quello del reportage fotografico, sull’esigenza di immagini rappresentative di quanto, spesso, non riesce a trovare nel testo scritto una sufficiente capacità comunicativa.

PARTE II – Tommaso Ausili (Agenzia Contrasto) – 19 Aprile ore 15:00-17:30 – ISFCI, Via degli Ausoni 1, 00185 Roma

Casale Monferrato e il caso amianto

L’immagine fotografica e l’inchiesta ambientale: • Il racconto delle storie di vita  Il ruolo delle testimoninanze di vita nell’informazione ambientale  Il tempo di una vita nello spazio di un’inchiesta  La selezione delle immagini  Raccontare a partire dal territorio

  • MODULO 4 – Costruire un’inchiesta ambientale

Nello Trocchia (Giornalista e scrittore, Fatto Quotidiano, Espresso e  La7) – 20 Aprile ore 10:00-13:00/14:00-17:00 – ISFCI, Piazza dei Sanniti 9, 00185 Roma

Concetti introduttivi: • Il giornalista adattivo: modelli di integrazione  Le regole del cronista  La notizia nell’era del giornalista free-lance  Ambiente: la sfida della specializzazione

La costruzione dell’inchiesta ambientale:  Illuminare gli accadimenti: la proposta  Raccolta dati e informazioni disponibili  Ricerca e selezione delle fonti  Le fonti territoriali dell’inchiesta ambientale  Verifica e riscontro  La scrittura

  • MODULO 5 – Dal testo scritto alla realizzazione di un video. Rudimenti teorici di montaggio e selezione delle immagini

Marcello Brecciaroli (Regista, Filmaker de “La Gabbia” La7) – 21 Aprile ore 10:00-13:00/14:00-17:00 – ISFCI, Piazza dei Sanniti 9, 00185 Roma

Laboratorio di video-inchiesta ambientale: • Analisi del girato • Selezione dei contenuti  Rudimenti teorici di montaggio e post-produzione  Indirizzi su tecniche e strumentazioni • Introduzione alla narrazione giurnalistica video

  • INCONTRO / DIBATTITO

Il giornalismo d’inchiesta in Italia raccontato da uno dei suoi protagonisti

19 Aprile ore 18:00-20:00 | ISFCI, Via degli Ausoni 1, 00185 Roma

Ai discenti verrà dato modo di ascoltare, nell’ambito di un momento di incontro e dibattito, una testimonianza diretta del lavoro di Fabrizio Lazzaretti, documentarista e regista, dagli anni ’80 attivo come film maker e video reporter freelance. Ha collaborato con Report (Raitre) come regista e autore di reportage e con diverse trasmissioni televisive tra cui Presa Diretta (Raitre), Gli Intoccabili (La7). Ha realizzato documentari in collaborazione con l’associazione Emergency in Afghanistan e Sudan.

CURRICULA DEI FORMATORI

        • Nello Trocchia 

Ha 32 anni, giornalista professionista dal 2008. Ha scritto Federalismo Criminale, Nutrimenti edizioni, menzione speciale al premio “Giancarlo Siani”, un’inchiesta, la prima in Italia, sui comuni sciolti per mafia; La Peste (libro con), Rizzoli editore; Roma come Napoli (libro con), Castelvecchi Editore. Ha partecipato alla stesura di due libri collettivi: Strozzateci tutti, Aliberti Editore; Dizionario Enciclopedico delle mafie, Aliberti Editore. Ha ricevuto la menzione speciale al premio Francesco Landolfo per un’inchiesta sulla finta crisi rifiuti. Ha firmato articoli per il Manifesto, La Voce della Campania. Collabora con Il Fatto Quotidiano, Espresso, La 7-La Gabbia.

  • Fabrizio Lazzaretti

Documentarista e regista, lavora dagli anni ’80 come film maker e video reporter freelance. Ha collaborato con Report (Raitre) come regista e autore di reportage e con diverse trasmissioni televisive tra cui Presa Diretta (Raitre), Gli Intoccabili (La7). Ha realizzato documentari in collaborazione con l’associazione Emergency in Afghanistan e Sudan. E’ autore e regista di numerosi film d’inchiesta e documentari.

I suoi lavori sono stati trasmessi da canali nazionali e esteri, come la BBC, Arte, ZDF, PBS etc. Ha vinto numerosi prestigiosi premi tra cui il Prix Planète et Prix de la Meilleure Image (Festival international du grand reportage et du document d’actualité Lille 1999); il Silver Wolf Award (IDFA International Documentary Film Festival Amsterdam 2000), l’Actual Award (Barcelona 2000), il Best Feature length Documentary Award at the Vancouver film festival 2001, il Columbine Award for Best Documentary at the Moondance International Film Festival (Colorado, 2001 USA); il Prize of the Helsinki Foundation for Human Rights 2004 (Warsaw), il Cinereach Award 2009 (New York), il Premio della Critica Ilaria Alpi 2009, il 2º premio miglior lungometraggio – Festival “Un Film per la Pace” (Medea 2011).

  • Marica Di Pierri

Attivista dell’associazione A Sud e giornalista, si occupa da anni di tematiche ambientali e sociali. Dirige ed è tra i fondatori del Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali di Roma (www.cdca.it) attraverso cui porta avanti attività di ricerca, formazione e documentazione sui conflitti ambientali. Coordinatrice per il CDCA e A Sud dell’area comunicazione, cura progetti editoriali e pubblicazioni su questioni ambientali e tematiche di genere, è autrice di saggi e articoli e collabora con periodici, quotidiani e riviste specializzate. Ha collaborato con Gad Lerner nella trasmissione Zeta (La7). Esperta di tematiche ambientali, è ospite di trasmissioni televisive di approfondimento politico.

  • Salvatore Altiero

Laureato in Scienze politiche per la cooperazione e lo sviluppo; attualmente collabora all’area comunicazione e ricerca con l’associazione A Sud e con il Centro di documentazione sui conflitti ambientali nel campo della cooperazione e della ricerca sulle questioni ambientali. Dottorando in Diritto agrario, alimentare e ambientale nazionale e comunitario con una tesi sulla teoria dei beni comuni declinata su terra, biodiversità, acqua, ambiente; dal 2006 iscritto all’albo dei pubblicisti; ha lavorato presso la rivista Diritto e giurisprudenza agraria, alimentare e dell’ambiente. Blogger de Il Fatto Quotidiano. Autore di saggi, articoli e analisi sui temi ambientali per quotidiani, periodici e riviste. Ha redatto per A Sud e per il CDCA report legali in materia di diritto ambientale.

  • Marcello Brecciaroli

Dopo la laurea in Storia Contemporanea, frequenta un Master in Giornalismo Internazionale e di Guerra all’Institute for Global Studies (Stato Maggiore della Difesa) e il corso per Filmmakers del Centro sperimentale Televisivo di Roma e ottiene anche un diploma in Crisis Communication all’UNRIC  (Nazioni Unite). Regista, autore e giornalista, ha lavorato per  le maggiori emittenti nazionali tra cui Current TV, La7, Dmax. Vincitore di diversi bandi nazionali e internazionali come autore di documentari di argomento sociale. Lavora attualmente come filmmaker per la trasmissione La Gabbia di La7

  • Tommaso Ausili 

È nato nel 1970. Inizia ad occuparsi di fotografia dopo la laurea in giurisprudenza. Originariamente interessato alla fotografia geografica si è progressivamente avvicinato al fotogiornalismo. Nel 2009 inizia il progetto “The Hidden Death”, sugli ultimi istanti di vita degli animali da macello con cui, l’anno successivo, vince il World Press Photo (3° Premio – Storie d’attualità), l’iris d’or-Sony World Photography Awards Photographer of the Year 2010. Nel 2012 intraprende il progetto “La polvere sotto il tappeto”, un’indagine a lungo termine sull’inquinamento da amianto sul territorio italiano. Questo progetto segna anche il suo esordio al video: il multimedia “The White Town”, sul caso Eternit a Casale Monferrato. Il progetto viene selezionato per numerosi festival internazionali e, nel 2014, ha vinto il premio “L’Anello Debole”. È rappresentato dall’agenzia Contrasto.

  • Manuela Fugenzi 

Ê giornalista photo editor e ricercatrice iconografica dell’editoria libraria e periodica dalla metà degli anni ’80. Collabora alla progettazione di iniziative editoriali ed espositive sulla fotografia ed è tra i curatori di “FotoGrafia -Festival Internazionale di Roma”. Insegna “Storia e Tecnica Fotografica”. È docente all’ISFCI e all’Università degli Studi Roma Tre. Tra le sue pubblicazioni: Il mito del benessere, 1981-1990 (1999); Il secolo delle donne. L’Italia del Novecento al Femminile (2001); L’evoluzione del mezzo tecnico in “La fotografia in Italia 1945-2000”, Annali della Storia d’Italia.

  • Dario Coletti

Fotogiornalista, è autore di numerosi libri su temi antropologici e sociali, tra i quali 180 (Sinnos 1996), Gente di Miniera (Nuoro 1999) e Ispantos (2008). Collabora con il teatro Eliseo di Roma sulla pubblicazione di una cartella di manifesti da collezione, con Tiscali sulla pubblicazione di schede telefoniche tematiche, con il musicista Enzo Favata per il quale cura la parte fotografica di copertine di alcuni suoi cd e per Medici Senza Frontiere realizzando un reportage ad Haiti. Collabora con testate giornalistiche nazionali ed internazionali. I suoi lavori sono stati esposti in gallerie e musei nazionali e internazionali come l’Opera House del Cairo, la Galleria Mole di Tokyo e il Palazzo delle Esposizioni a Roma. Negli ultimi anni si sta dedicando all’approfondimento del linguaggio del film documentario.

 TEMATICHE E CONTENUTI DEI MODULI

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        • Emergenze ambientali dal locale al globale (modulo 1)

Se i dati e gli studi sui cambiamenti climatici testimoniano gli effetti globali degli impatti ambientali dovuti alle attività antropiche, è su scala locale che tali attività manifestano in maniera immediatamente visibile i propri effetti in termini ambientali, sociali, economici e sulla salute della popolazione. Chi si occupa di inchiesta ambientale ha a che fare con fenomeni territoriali e locali ma fondamentale è la conoscenza della cornice più ampia in cui inserirli per comprenderne le ripercussioni e le connessioni con questioni solo apparentemente scollegate.

        • Strumenti giuridici per l’inchiesta ambientale (modulo 2)

La costruzione di un’inchiesta ambientale non può prescindere dalla comprensione basilare di alcuni elementi di diritto ambientale, indispensabili per comprendere le dinamiche attraverso cui le politiche di gestione del territorio, l’autorizzazione di progetti ed impianti, il controllo o il mancato controllo delle emissioni, ed altri aspetti similari, determinano effetti sui caratteri distintivi del paesaggio e dell’ambiente e, a partire da tali effetti, i conseguenti impatti di natura ambientale, sociale ed economica. L’inchiesta ambientale deve essere in grado di raccontare non solo l’impatto ambientale ma le correlate conseguenze economiche e sociali sulla popolazione.

        • Multimedia e inchiesta ambientale (moduli 3 e 5)

Sempre più richiesta è la capacità di accompagnare al linguaggio scritto quello delle immagini. Questo aspetto è particolarmente importante nella realizzazione di inchieste sul tema degli impatti delle attività antropiche sull’ambiente. L’importanza fondamentale dell’utilizzo di foto e video è ampiamente testimoniata da casi emblematici come quello della Terra dei fuochi, così come l’assenza di una corretta applicazione del linguaggio fotografico e video determina la scarsa resa mediatica di un’inchiesta ambientale. La proprietà dei rudimenti fondamentali nella realizzazione e selezione di immagini fotografiche e video è parte indispensabile dell’armamentario di un giornalista ambientale.

        • L’inchiesta ambientale (modulo 4)

L’ambiente è la prospettiva per guardare i fatti, ma è anche un formidabile scrigno di possibilità, un mondo variegato di accadimenti che incidono sulla realtà. L’ambiente risponde al principio guida dell’attività giornalistica: l’interesse pubblico. È ambiente l’inchiesta sull’Ilva di Taranto, è ambiente la lettura critica di un decreto governativo, è ambiente incrociare dati e informazioni sull’aggiudicataria di un’opera pubblica, di un sito di discarica, di un appalto per la gestione del pattume urbano. È ambiente ‘notiziabile’ tutto quanto incide sull’equilibrio del sistema di vita di ciascuno e, quindi, della collettività. I due principali motori dell’ingranaggio criminale sono il ciclo dei rifiuti e il ciclo edilizio. Entrambi incidono sull’ambiente, inteso come casa di tutti e come le persone che lo abitano. Il modulo vuole approfondire l’ambiente come visione prospettica attraverso la quale leggere i fatti, ma anche le modalità, i criteri per scorgere nel mare magnum degli eventi, quelli che maggiormente hanno impatto sui luoghi di vita e il quotidiano delle persone.