Crisi ambientale e migrazioni forzate: presentazione del report a Bruxelles

13CRISI AMBIENTALE E MIGRAZIONI FORZATE
L’ondata silenziosa oltre la fortezza Europa

 

Presentazione a Bruxelles

17 Novembre h. 18:30

La Piola Libri Bruxelles – Rue Franklin 66

 

Il 17 novembre A Sud e il CDCA presenteranno a Bruxelles la pubblicazione Crisi ambientali e migrazioni forzate. L’”ondata” silenziosa oltre la fortezza Europa. L’iniziativa è organizzata dal circolo di Sinistra Italiana Belgio. A presentare la pubblicazione saranno Salvatore Altiero e Roberto Trevini Bellini, co-autore e contributor del libro.

 

Crisi ambientale e migrazioni forzate è una pubblicazione di:

Associazione A Sud:  www.asud.net

CDCA: www.cdca.it

 

A cura di:

Salvatore Altiero e Maria Marano

 

Con i contributi di:

Salvatore Altiero, Toon Bijnens, Anna Brambilla, Anna Brusarosco, Antonello Ciervo, Maurizio Cossa, Nicolas Liuzzi, Maria Marano, Adelaide Massimi, Mariagrazia Midulla, Milena L.V. Molozzu, Giulia Murgia, Rosa Paolella, Desirée A.L. Quagliarotti, Johanna Rivera, Stefania Romano, Irene Romualdi, Andrea Stocchiero, Roberto Trevini Bellini, Saleh Zaghloul

 

SINOSSI

 

La retorica delle “ondate” utilizzata ciclicamente nella narrazione mediatica dei flussi migratori diretti verso l’Europa e connessi a guerre, persecuzioni politiche e povertà estrema nei Paesi d’origine, cela una realtà diversa e più complessa. I dati UNHCR 2014-2015 stimano un numero di rifugiati nel mondo compreso tra i 14 e i 15 milioni ma ospitati in grandissima parte da Paesi extraeuropei.
Ci sono però migrazioni forzate che non fanno rumore, perché difficili da quantificare, non tutelate dal diritto internazionale, complesse da comprendere e da spiegare. Secondo i dati del Global Report on Internal Displacement (2016) pubblicati dall’Internal Displacement Monitoring Centre, nel mondo, ci sono 40,8 milioni di sfollati interni, il doppio dei rifugiati. La migrazioni ambientali sono in gran parte migrazioni interne ed è qui che dobbiamo cercare numeri, cause e responsabilità. Nel 2015, guerre, violenze e disastri naturali hanno prodotto 27,8 milioni di sfollati interni nel mondo. Di questi, 19,2 milioni per calamità naturali. Più del numero dei rifugiati in un anno.
Questo report nasce però con l’intento di offrire non solo una raccolta di dati ma anche una riflessione politica sul tema delle migrazioni ambientali. Per questo motivo il lavoro è stato suddiviso in quattro parti. La prima di analisi del contesto generale: la crisi ambientale e climatica e i suoi legami con i fenomeni migratori. Nella seconda parte abbiamo raccolto una rassegna di casi studio esemplificativi delle cause di migrazione ambientale: grandi progetti di sviluppo, dighe, inquinamento, urbanizzazione, sottrazione di terre e risorse idriche, siccità, cambiamenti climatici, innalzamento del livello dei mari. Nella terza parte abbiamo affrontato il tema dal punto di vista della riflessione giuridica sulle forme di tutela di questa ormai consolidata categoria di migrazioni forzate. Nell’ultima sezione, invece, abbiamo lasciato spazio ad alcune storie di migranti ambientali raccolte da chi lavora sul campo.