E’ previsto per gennaio 2019 presso il Parlamento Europeo l’incontro tra i Ministri dell’Ambiente dei 30 Paesi dell’Unione Europea. Fra le varie tematiche in discussione, vi è la Rifusione della Direttiva Europea concernente la qualità dell’acqua destinata al consumo umano.
Dopo essere state a Bruxelles (19 giugno 2018) e a Strasburgo (22-23 ottobre 2018), le Mamme No Pfas delle tre Province del Veneto (Padova, Verona e Vicenza-Italia), interessate dalla più grande contaminazione da Pfas in Europa, si rivolgono ora ai Ministri dell’Ambiente.
I Pfas sono sostanze artificiali bioaccumulabili, persistenti, tossiche che agiscono come interferenti endocrini e sono potenzialmente cancerogene. Sono un inquinante “perfetto” perché inodore, insapore e incolore. Viste le loro caratteristiche di resistenza al calore, idrorepellenza e oleorepellenza, sono impiegate come rivestimenti antiaderenti, impermeabili e antimacchia, refrigeranti, ritardanti di fiamma, schiume ignifughe, tensioattivi, prodotti per la pulizia, vernici ecc.
COMUNICATO STAMPA
Veneto, ITALIA Dicembre 2018
I PFAS e noi
La nostra situazione di contaminati vuole essere da stimolo ai politici affinché riflettano sull’importanza del loro voto per la tutela dell’acqua e della salute dei cittadini di tutta Europa. Quello che è accaduto a noi potrebbe potenzialmente ripetersi in altri Paesi. La nostra falda è stata contaminata da un’azienda chimica che produce i Pfas e, tramite i pozzi e gli acquedotti, distribuita ad una vasta popolazione.
Per 40 anni ci siamo bevuti quest’acqua, l’abbiamo usata per irrigare gli orti, i campi per i prodotti agricoli, e abbiamo abbeverato gli animali per la produzione di latte e di carne.
Queste sostanze non erano normate e tantomeno ricercate nelle analisi per la potabilità dell’acqua. In quanti altri luoghi d’Europa sta avvenendo una contaminazione da Pfas?
Chiediamo a gran voce che per queste sostanze vengano posti dei limiti il più vicino possibile allo ZERO. Ci riferiamo sia ai Pfas a catena lunga, alcuni dei quali sono attualmente fuori produzione per la loro tossicità, che quelli a catena corta, attualmente in produzione e uso.
Queste sostanze entrano nel nostro corpo e si sostituiscono agli ormoni interferendo con il normale funzionamento del nostro organismo e predisponendo gli individui esposti all’insorgenza di molte patologie come, ipercolesterolemia, diabete mellito, alterazioni del metabolismo dell’acido urico, ipertensione, tumori al rene e al testicolo…
Come mamme siamo molto preoccupate per la salute dei nostri figli: noi, involontariamente e inconsapevolmente, abbiamo avvelenato i nostri bambini fin dal grembo materno: Pfoa e Pfos infatti possono attraversare la placenta. La cosa che ancora di più ci addolora è che, pensando di dar loro il meglio, li abbiamo nutriti al seno, e noi madri abbiamo ceduto i nostri Pfas ai nostri bambini tramite il latte.
Tutto quello che normalmente appare sano, da noi non lo è più: avvelenando l’acqua ci hanno tolto la dignità della vita.
L’appuntamento è per il 15 dicembre 2018: L’uscita del nostro video!
Mamme NoPfas
Genitori attivi – Area contaminata
Guarda la scheda del conflitto sull’Atlante Italiano dei Conflitti Ambientali