Miniera La Loma – Drummond

Le compagnie minerarie Drummond (USA) e Glencore A.G. (Svizzera) sono presenti da diversi anni nella regione colombiana del Cesar con progetti di sfruttamento del carbone. Le popolazioni dei municipi di La Jagua e El Paso da anni si oppongono alla presenza della miniera e denunciano gli effetti delle attività estrattive in termini di contaminazione ambientale, incidenza di malattie polmonari e totale mancanza di misure di sicurezza sul lavoro. Le comunità residenti denunciano inoltre l’incremento della presenza paramilitare sul territorio e la crescente violazione dei diritti umani individuali e collettivi in capo ai membri delle comunità colpite.

Durante gli anni ’80, la Drummond Ltd. acquisisce i diritti di esplorazione e sfruttamento della miniera di carbone La Loma, nella regione del Cesar e nel 1995 dà inizio alle attività. La stessa compagnia gestisce inoltre il trasporto del carbone fino al porto di Santa Marta, da cui parte alla volta dell’ Europa e degli Stati Uniti. Oltre a questa miniera, la Drummond è titolare di altri impianti estrattivi in Colombia, tra cui le miniere El Descanso (1997), Rincon Hondo e Similoa (2003), conosciuto con il nome di progetto Dupela.
La Glencore inizia ad operare nella miniera La Jagua nel gennaio 2005, essendo l’unica compagnia concessionaria proprietaria del progetto. Il carbone viene trasportato dalla miniera fino al porto di Santa Marta, da cui parte per Europa, Stati Uniti e Carabi.

Breve Cronologia del Conflitto
1980: la Drummond Ltd. acquisisce i diritti di esplorazione e sfruttamento della miniera di carbone La Loma.

1995: la Banca Mondiale impone una nuova legislazione mineraria in Colombia e in altri paesi della Regione, che facilita l’ingresso di investitori stranieri riconoscendo loro ampi benefici.

1995: La Drummond inizia i lavori nella miniera La Loma.

2003: la Banca Mondiale spinge il governo colombiano del Presidente Uribe a vendere la compagnia mineraria statale, MINERCOL. Ciò porta all’accentramento del controllo delle risorse minerali e dei lavoratori nelle mani delle imprese private.

Gennaio 2004: il Presidente Uribe liquida l’impresa mineraria statale Minercol.

Gennaio 2005: La compagnia Glencore inizia ad operare nella miniera La Jagua, della quale detiene il 100% delle partecipazioni.

10 – 11 Novembre 2006: Durante la sessione sull’attività mineraria discussa dinanzi al Tribunale Permanente dei Popoli, viene denunciato il comportamento criminoso della multinazionale Drummond,che – tra l’altro – “si serve di militari e paramilitari per proteggere i propri impianti minerari e le vie di accesso ed il cui nefando operato viola i diritti della popolazione e dei lavoratori”.

Febbraio 2007: Alcuni membri del Polo Democratico Alternativo scrivono una lettera al Ministro dell’Ambiente per chiedere che l’udienza per la concessione della licenza ambientale alla Drummond per iniziare i lavori nelle miniere di El Descanso, Rincon Hondo e Similoa sia indetta in maniera da garantire la reale partecipazione della società civile.

Febbraio 2007: numerose associazioni sociali ed ambientali colombiane, insieme ai sindacati del settore minerario, promuovono una campagna di denuncia delle gravi violazioni di cui sono vittime le popolazioni de la Jagua e di El Paso.
Nel comunicato si chiede l’appoggio internazionale alla campagna e si sollecitano le istituzioni colombiane e le multinazionali coinvolte al rispetto della vita e dell’integrità personale degli abitanti de la Jagua e de El Paso.
La petizione chiede inoltre una maggiore partecipazione delle comunità locali alle risorse prodotte nelle miniere. La petizione si estende ai governi di Stati Uniti e Svizzera e alle rispettive società civili, affinché diano impulso ad un processo di Verità, Giustizia e Riparazione che chiarisca il ruolo dei loro governi e delle loro multinazionali nello scenario colombiano. Vengono organizzate proteste a livello locale e nazionale che finiscono nella repressione causando un morto e numerosi feriti.

Le campagne di denuncia a livello nazionale e internazionale portate avanti dalle organizzazioni sociali assieme al sindacato Sintraminercol hanno conseguito alcune importanti vittorie come quella di ottenere che i governi di Danimarca e Olanda non acquistino più carbone prodotto dalla Drummond.

Testi disponibili nel CDCA
– Codice Minerario del 1995.
Guevara Rachel. The political Economy of a Narco-Terror State
Carta abierta al ministro de medio ambiente. 2007
– [Gomez Sergio. Contra la Drummond también testificaría el ex jefe de informática del DAS Rafael García. El Tiempo 2007.
->IMG/doc/contra_la_drummond.doc]

Regioni
Dipartimento del Cesar – Municipi Jagua e El Paso

Altri Attori Coinvolti
– Asociación Ecate – Associazione per lo sviluppo integrale
– Nomadesc – Associazione per la ricerca e l’azione sociale
– Acaceva – Associazione contadina del Valle del Cauca
– Sintraentemdicol
– Organizzazione Indigena Wayùu Munsurat
– Fenaltrase
– Fenasintrap
– Funtraenergética
– Sintramienergetica – Sindacato lavoratori delle miniere Sede di El paso
– Sintramin – Sindacato lavoratori delle miniere
Uneb – Unione lavoratori delle banche
– Produco
– Governo colombiano
– Ministero dell’Ambiente
– Polizia ed Esercito
– Paramilitari

Impatti
Il progetto di estrazione mineraria nella Regione del Cesar ha causato gravissimi danni ambientali e un forte impatto sociale sulle popolazioni residenti. Inoltre, le politiche sul lavoro delle compagnie minerarie sono state caratterizzate dal mancato rispetto dei diritti basici dei lavoratori ed hanno fatto registrare un’incidenza altissima di incidenti gravi sul lavoro.

– contaminazione delle falde acquifere, delle acque superficiali e dei terreni con i residui dell’estrazione di carbone;

– maggior incidenza di malattie nelle comunità che vivono nelle adiacenze delle miniere (malattie respiratorie, cutanee, infermità intestinali, infiammazioni agli occhi, disagi psichici, etc.);

– contaminazione e distruzione della fauna;

– contaminazione delle coltivazioni di sussistenza;

– perdita delle forme tradizionali di sussistenza per le comunità residenti nelle adiacenze delle miniere;

– precarizzazione delle condizioni economiche ed igieniche delle comunità;

– violazione dei diritti individuali e collettivi dei membri delle comunità residenti nella zona;

– violazione dei diritti dei lavoratori impiegati delle compagnie minerarie;

– violazione dei diritti sindacali;

– maggior incidenza di malattie respiratorie, cancro e altre affezioni sul personale impiegato presso la miniera;

– violazione delle normative sulla sicurezza sul lavoro;

– ferimento e morte di numerosi lavoratori durante incidenti sul lavoro.

Come denunciato da numerose organizzazioni sociali la situazione del settore minerario nel paese si è aggravata da quando la Banca Mondiale ha imposto nel 1995, assieme ai colossi transazionali del settore, un modello di sviluppo minerario-energetico piuttosto aperto, che ha facilitato il controllo delle risorse da parte dei capitali esteri.

Fonti e Documentazione
– Minería. Impactos sociales y ambientales. Movimiento por los bosques. 2004
– Codigo de minas. 2001