Legambiente: Dossier effetto bomba

[pubblicato da primaDaNoi.it]I cambiamenti climatici obbligano a guardare in modo diverso al territorio, perché proprio la gestione del territorio può contribuire ad aggravare i possibili rischi per le persone e le cose.

Lo dimostrano i drammi che periodicamente vive il nostro Paese per l’aumento dei fenomeni meteorologici estremi, aggravati dalle decisioni scellerate di urbanizzazione realizzate negli ultimi decenni in un’area del mondo tra le più delicate quanto a pericolosità idrogeologica. Oggi nel nostro Paese sono ben 6.633 i Comuni italiani in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico e oltre 6 milioni di cittadini si trovano ogni giorno in zone esposte al pericolo di frane o alluvioni, a causa della forte urbanizzazione che ha interessato anche le aree a maggior rischio. Per questo occorre cambiare le forme di intervento nel territorio e ripensare la pianificazione urbanistica attraverso la chiave dell’adattamento al clima, come da tempo ci dice la Commissione Europea e come ci consentirebbero i fondi strutturali 2014-2020.Dunque, una cultura del territorio diversa dal passato.

Di fronte a questo scenario servono anche scelte nuove, radicali: in caso di edifici che mettono a rischio le persone che vi abitano o vi lavorano e anche chi sta intorno, l’unica scelta possibile è quella della demolizione e delocalizzazione delle attività.

Una soluzione apparentemente difficile da percorrere ma che, in molti casi, risulterebbe a lungo termine più conveniente (anche dal punto di vista economico) e sostenibile. Oggi tali pratiche non sono minimamente considerate anche nel caso di edifici, infrastrutture e opere costruite palesemente in posti sbagliati e ad elevato rischio – e quindi periodicamente soggetti ad interventi per la loro manutenzione o per la ricostruzione delle opere che li difendono – continuando a preferire la strategia di mantenerli dove sono e di proteggerli strenuamente.
La politica deve avere il coraggio di prendere decisioni non più rinviabili, come d’altronde già prevede la strategia di adattamento al clima approvata dal Governo italiano e che ora deve trasformare quelle idee in atti concreti nell’interesse di tutti.

Legambiente in questo dossier ha individuato quelle che sono autentiche situazioni di emergenza nel territorio italiano e dove occorre intervenire subito per mettere in campo questo cambiamento. Lo abbiamo voluto denominare “Effetto bomba: gli edifici che amplificano i danni degli eventi climatici estremi” proprio perché sono immobili e aree urbanizzate che mettono in pericolo le persone che vi abitano o lavorano e dove l’unica scelta possibile è quella della demolizione e delocalizzazione.

Vedi dossier Legambiente

Pubblicato il 18 giugno 2015