Manifestazione NO SNAM

no snamRiceviamo e diffondiamo.

 

APPELLO PER LE ADESIONI ALLA MANIFESTAZIONE “NO SNAM – No Gasdotto, No centrale, Stop Hub del gas” DEL 21 APRILE A SULMONA (AQ).

 

 

AI MOVIMENTI SOCIALI, ASSOCIAZIONI, COMITATI, SINDACATI, OPERATORI ECONOMICI, ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA, MOVIMENTI POLITICI ABRUZZESI ED ITALIANI

EMAIL PER LE ADESIONI: sulmona21aprile@gmail.com

 

Nella seduta del 22 dicembre 2017, un Governo uscente ha approvato la costruzione della Centrale di compressione di Sulmona, anello fondamentale del progetto del mega gasdotto Snam Rete Adriatica, contro il parere di tutte le istituzioni locali, e contro una risoluzione della Commissione Ambiente della Camera. Il 7 marzo, nonostante le elezioni abbiano poi sancito la sconfitta politica di chi ha governato negli ultimi anni, è stato firmato il Decreto autorizzativo finale contro il quale ora ci sono diversi ricorsi al TAR già depositati.

Invece il procedimento amministrativo per l’approvazione del gasdotto nel tratto Sulmona – Foligno stesso è ancora in corso anche se con ogni probabilità i fautori dell’opera a livello governativo proveranno ad imporne comunque la chiusura quanto prima.

Il gasdotto Snam Rete Adriatica Brindisi-Minerbio, del diametro di ben 120 cm, è un’infrastruttura di quasi 700 km di lunghezza che a sua volta si collega al TAP proveniente dall’Azerbaigian. Dovrebbe attraversare tutte le aree a più elevato rischio terremoti dell’Italia centrale, compresi ben tre crateri sismici tra Umbria, Marche ed Abruzzo, e lo stesso territorio di L’Aquila per oltre 20 km, nonché le zone di alto pregio naturalistico dell’Appennino. Come detto, prevede a Sulmona, zona in categoria 1 di rischio sismico, la costruzione della centrale di compressione e spinta oggi autorizzata.

Queste opere servono esclusivamente al progetto di trasformare il nostro paese in un HUB DEL GAS, per l’import/export di metano, riservato al profitto del proponente. Sono scelte imposte dall’alto, non giustificate da finalità di pubblica utilità, perché il gas che attraverserà il metanodotto non serve al fabbisogno del Paese ma alle operazioni commerciali private della Snam sul mercato internazionale degli idrocarburi.

Con una vera e propria beffa, si scaricano i costi di un’infrastruttura inutile e dannosa sulle bollette di tutti gli italiani e tutti i rischi sulle comunità locali, che dovranno pagarne i pesanti effetti sul turismo, sull’agricoltura, su un’economia locale già messa gravemente in ginocchio.

La decisione di trasformare l’Italia in un HUB DEL GAS è stata presa senza alcun dibattito pubblico e senza Valutazione Ambientale Strategica, in un paese che è tra i più vulnerabili in Europa per il rischio sismico e quello idrogeologico e che al tempo stesso ha una alta densità di popolazione, la più grande concentrazione al mondo di beni artistici ed enormi valori ambientali, paesaggistici e naturalistici. Un Italia che dovrebbe puntare le proprie risorse sul risanamento ambientale, sulle bonifiche e sulla valorizzazione della propria bellezza senza farla, invece, sfiorire.

Infine vogliamo richiamare l’assoluta urgenza di abbandonare le fonti fossili che stanno mettendo a rischio il clima del Pianeta per puntare su efficienza, tecnologie e rinnovabili.

La realizzazione di queste opere va esattamente nella direzione opposta costituendo un vincolo per decenni alle politiche sane di salvaguardia della vivibilità dell’ambiente in cui viviamo.

Chiamiamo allora la Vostra adesione alla Manifestazione che si terrà sabato 21 aprile alle ore 15 a Sulmona per manifestare assieme contro questa Grande opera dannosa.

 

EMAIL PER LE ADESIONI: sulmona21aprile@gmail.com

Coordinamento NO HUB DEL GAS – ABRUZZO