Cambiamento climatico e migrazione: un tema caldo per l’Europa

Migrazione ambientali1[Di redazione su Euronews.com] “L’Europa è interessata al problema della migrazione dovuta ai cambiamenti climatici – chiede Paul da Bruxelles -? E lo status di rifugiato climatico è riconosciuto nel diritto internazionale?”

Eleonora Guadagno, esperta di cambiamento climatico e migrazione:

“Le migrazioni climatiche sono un fenomeno che ha da sempre interessato l’uomo. Ma oggi, a causa dell’incremento dei danni provocati dai cambiamenti climatici, questo diventa una realtà sempre più pressante, che sfugge ad una definizione univoca delle Nazioni Unite che rende questi migranti privi di tutela e ad un riconoscimento e a una tutela a livello di diritto internazionale, perché è molto difficile scindere il fattore “climatico” dal fenomeno migratorio ed è altrettanto complicato riconoscere una responsabilità degli Stati per un determinato disastro ambientale.

L’Europa si attesta come punto nevralgico di queste migrazioni climatiche, soprattutto quelle future, provenienti dall’Africa e dal vicino Oriente a causa di siccità e inondazioni, ma anche perché ha visto degli spostamenti interni durante l’uragano Xynthia.

Inoltre, bisogna considerare che l’Europa sarà soggetta a queste migrazioni climatiche, per esempio, a causa dell’innalzamento del livello del mare, a Venezia e nei Paesi Bassi, ma anche a causa dello scioglimento dei ghiacciai nelle zone montane o dell’aumento dei cicloni nelle zone costiere dell’Atlantico.

Questi flussi migratori interni e esterni devono essere un monito per cercare di creare, in partenariato con Paesi terzi, delle misure in grado di mitigare i danni provocati dai cambiamenti climatici, limitare la vulnerabilità delle popolazioni esposte, e creare strumenti giuridici adeguati per tutelare queste comunità di migranti climatici, che sono il frutto degli squilibri economici e ambientali a livello globale”.

 

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Pubblicato su Euronews.com il 10 luglio 2015