Nasce Toxic Bios: raccontare è resistere

Raccontare è resistere

Nasce Toxic Bios, il progetto che mira a raccontare le storie “tossiche” di chi ha subito ingiustizie ambientali e di chi le combatte, un progetto sostenuto dall’Università di Stoccolma e promosso da Marco Armiero e Ilenia Iengo, due ricercatori che si occupano di conflitti ecologici e giustizia ambientale.

Questo progetto intende il racconto delle ingiustizie ambientali subite come una forma di resistenza: se è vero che l’ingiustizia ambientale si impone attraverso la violenza della criminalità, dello stato e del capitale, è anche vero che c’è un altro tipo di violenza: quella narrativa.

Tante volte le comunità che hanno subito contaminazione sono state anche intossicate da una narrazione tossica che le ha definite comunità colluse con la criminalità organizzata, incivili o, nel migliore dei casi, con stili di vita sbagliati.

Toxic Bios è un appello a reagire alla violenza della contaminazione raccontando storie diverse, che facciano emergere il prezzo pagato e la voglia e la capacità di lottare.

Se siete interessati, se volete avere più informazioni e collaborare alla costruzione del progetto scrivete a: ilenia@kth.se

Per maggiori info, potete visitare il sito web.

Autobiografie tossiche, domande frequenti

Che cosa cerchiamo?

– Stiamo cercando persone che vogliano raccontarsi, narrando il proprio rapporto con la contaminazione in ogni sua forma e i modi in cui hanno reagito ad essa.

Che significa raccontarsi?

– Non stiamo cercando analisti della crisi rifiuti in Campania. Non è necessario il resoconto di tutto quello che è successo. Per noi contano le biografie personali. Ad esempio, non ci serve la storia dell’inceneritore di Acerra ma invece la storia di un@ cittadin@ di Acerra, del suo rapporto con la contaminazione / mobilitazione, etc.

Quali temi da affrontare?

– Questo non è un progetto solo sui rifiuti, quindi ci interessa qualunque storia di contaminazione / mobilitazione (ad esempio: quelle connesse all’inquinamento industriale)

Ma in concreto che volete?

Potete raccontare le vostre storie, scegliendo uno o più di uno dei seguenti formati:

– Testi: scrivete la vostra storia e se avete bisogno di un aiuto per costruire il vostro testo, abbiamo dei suggerimenti qui.

Lunghezza? Quanto volete, ma non meno di 3 pagine.

– Video: se preferite, filmate la vostra storia e mandatecela.

Lunghezza: quanto volete, ma non meno di 15 minuti.

– Foto: raccontatevi anche attraverso delle foto. In questo caso, scriveteci una didascalia per ogni immagine, per costruire un filo del vostro racconto.

Lunghezza: utilizzate 5 foto almeno.

– Audio: invece di scrivere, potete registrare la vostra storia come un file audio.

Lunghezza: come per il video, minimo 15 minuti.

– Qualsiasi altro formato: se avete altre idee per raccontarvi (disegni, diari, scambi epistolari, film etc.,) proponetecelo!

Tutte le idee sono benvenute!

Ma dove finiscono le storie?

– Tutti i materiali saranno disponibili online, nel sito web in costruzione che comprenderà non solo storie dall’Italia, ma anche da altri paesi europei.

Le storie saranno anonime?

– Ciascuno deciderà per sé, se vorrete pubblicare la storia con il vostro nome o no.

Scarica il manuale

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