Il progetto si focalizza sulla contaminazione e i rischi in relazione all’estrazione e al trasporto di fonti fossili, cosi come le attività petrolchimiche in Italia. Si assiste oggi ad una nuova espansione della frontiera estrattiva (incluso estrazioni offshore) e all’insorgere di contestabili progetti di riconversione di vecchi impianti dell’industria fossile/chimica. In questo contesto, il principale attore nel paese è l’ENI – Ente Nazionale Idrocarburi. Fra i casi più emblematici di attività contaminante nel paese: la Val D’Agri, Taranto, Gela e Porto Marghera.
OBIETTIVI
L’obiettivo generale del progetto è di aumentare la visibilità degli impatti provocati in Italia dall’industria fossile e di supportare la partecipazione dei cittadini mobilitati contro progetti contaminanti. Nello specifico, il progetto vuole:
1. Sviluppare e promuovere informazioni dal basso riguardo le responsabilità dell’ENI;
2. Connettere e sviluppare mutualismo tra le comunità colpite o a rischio di inquinamento in relazione alle attività dell’ENI e di altri attori privati dei settori degli idrocarburi e del petrolchimico
3. Rafforzare la partecipazione delle comunità e le opportunità di advocacy verso l’impresa
ATTIVITÀ
Attività 1. Documentazione partecipativa
Insieme agli attivisti provenienti da zone impattate da ENI, il CDCA ha realizzato un report informativo sulle ingiustizie ambientali provocate dall’ENI. Scarica il report.
Attività 2. Advocacy, partecipazione e azionariato critico
Il CDCA ha coinvolto attivisti da territori colpiti dall’ENI in un’azione di azionariato critico attraverso la quale hanno partecipato all’assemblea degli azionisti ENI a maggio 2019, portando la voce e le problematiche dei loro territori. Leggi il comunicato sull’azione realizzata in occasione dell’assemblea degli azionisti dell’ENI di maggio 2019 (LINK)
Attività 3. Costruendo ponti tra comunità impattate
In concomitanza con l’Assemblea degli azionisti ENI è stata organizzata una riunione fra attivisti provenienti da comunità impattate. È stata l’occasione per condividere esperienze e buone pratiche, identificare spazi e temi per azioni comuni per rinforzare mutualmente le proprie capacità e collaborazioni
PERIODO: 28 settembre 2018 – 27 settembre 2019
RASSEGNA STAMPA
Eni, Enel, Leonardo in assemblea: ecco i target degli azionisti critici – Valori
Potenza, progetto Eni in Val d’Agri: per gli ambientalisti è solo “marketing” – Repubblica
Gli “azionisti critici” all’assemblea di Eni: «Basta devastazioni» – Il Cambiamento
Turco azionista critico all’assemblea Eni, davanti ai manager: “In città solo ridimensionamento industriale” – Quotidiano di Gela
Sulle responsabilità in Africa risposte evasive – Nigrizia
Eni, arrivano gli azionisti critici all’assemblea ecco i punti contestati dalle comunità – Nel Paese
Roma, azionisti-zombie di Extinction Rebellion protestano davanti all’Eni – Pressenza
Un giorno da insider all’assemblea di Eni a Roma Descalzi: «A Gela abbiamo chiuso senza chiudere» – MeridioNews
Vertici Eni evasivi ma… palesi le devastazioni dei territori – Radio Black Out
FINANZIAMENTO: Ente finanziatore: Patagonia Environmental Grants Fund of Tides Foundation